domenica 12 ottobre 2008

LASCIARE UN SEGNO

dalle ore 18,00 alle ore 20,30
festivi esclusi - chiuso il lunedì
INAUGURAZIONE sabato 25 ottobre ore 18,30


G28 GALLERY
PALAZZO MARINI
VIA ADA NEGRI 28 CAGLIARI
Lasciare un segno

Ognuno vuole durare il più possibile e lasciare un segno.

Dopo “PROVE D’ARTISTA”, progetto che prometteva agli artisti di diventare incisori in sole otto ore, purché ognuno fosse disposto a “confinarsi” tra le mura di un laboratorio stamperia d’arte per acquisire velocemente e sperimentare le tecniche incisorie, arriva “Lasciare un segno”.
Invitare artisti affermati (e non) a vestire l’abito dell’incisore è soprattutto una sfida del PoliArtStudio e del suo promotore, Gianni Atzeni, persuaso sempre più che “l’incisione cerchi nuovi adepti”. Lo stravagante appello, accolto di buon grado tra il 2001 e il 2002 da un folto numero di partecipanti, viene oggi rinnovato con una proposta altrettanto curiosa.
Ecco pronte tante piccole matrici di zinco (misura????). Ognuno con una “punta secca” – che da il nome alla più immediata fra le tecniche contemplate nel catalogo dei procedimenti incisori - è stato chiamato a scalfire la lastrina in maniera diretta, fresca, spontanea e rapida con pochi segni. Perché di segni si tratta, espressione del singolo individuo che tenta di raccontare se stesso lasciando agli altri un pezzetto di quello che siamo.
In fondo cos’è l’arte se non una modalità di esprimere se stessi e i propri vissuti, con la convinzione che saranno tramandati ai nostri posteri come frammenti del nostro essere esistiti? L’arte che nasce dalla paura dell’oblio e del nulla che si traduce nel rappresentare, per rendere presente l’assente, attraverso l’immagine che evocherà, auspichiamo, ciò che vorremmo comunicare di noi stessi agli altri. L’artista lascia inevitabilmente dietro al suo passaggio tracce che garantiscano che non sarà mai dimenticato.
Questo lo stimolo più profondo e il senso del concetto di “giocare con l’arte”: creare affinché qualcuno un giorno possa leggere di noi. Consegniamoci dunque all’eternità, al seppur precario e piccolo supporto di una matrice di metallo incisa!
Giorgia Atzeni


Hanno lasciato un segno:

Alice Congiu, Andrea Mameli, Anna Paola Marturano, Annamaria Caracciolo, Annamaria Pillosu, Antonello Dessì, Antonino Soddu Pirellas, Attilio Della Maria, Beppe Vargiu, Carla Argiolas, Carlo Crasto Carlo Zaccheddu, Caterina Lai, Cino Angioni, Claudia Boi
Dionigi Losengo, Enrico Troja, Eva Rasano, Fabrizio Tuveri
Francesco Picciau, Gabriela Espa, Giannetto Casula, Gianni Atzeni
Giorgia Atzeni, Giorgio Podda, Guglielmo Massidda, Guglielmo Melis
Italo Medda, Lalla Lussu, Luigi Corda, Marco Lampis, Maria Caboni
Maria Luisa Delzotto, Maria Spissu Nilson, Marilena Pitturru
Marta Fontana, Massimiliano Atzeni, Mauro Mulas, Moira Tierney
Nuria Montoja, Ottavio Pinna, Paola Porcedda, Paolo Atzeni
Paolo Ollano, Pia Valentinis, Pier Luigi Serra, Renè Rijnink
Riccardo Tanca, Sandro Sulis, Sara Orrù, Sergio Meloni
Simone Dulcis, Stefania Bellucci, Susanna Manca, Walter Melis

Progetto e ideazione Gianni Atzeni
Si ringraziano per la collaborazione, Assunta Pittaluga e Italo Medda

martedì 2 settembre 2008

giovedì 24 luglio 2008

Mario Pischedda ha lasciato un segno



oppure sarebbe bello incidere come segno indelebile della nostra terrra questo nuraghe, ma vedi tu

http://mariopischeddainmovement.blog.tiscali.it//nuraghe_1907589.shtml

ho visto infine la moltiplicazione dei tuoi siti che rimandano a specchio e controspecchio, interessante, ti ringrazio x la creatività ma che non paga in questa società omologata ed omologante, appiattita e appiattente, l'artista vive con la solitudine nell'anima e dell'anima, non c'è posto per chi stona, poco spazio pubblico e mondano, ma meglio così, l'urlo/urto salirà più in alto nel cielo, parlo contradditorio, autistico, ti ringrazio comunque per l'attenzione, mondo statico implosivo ed implodente, viaggio tra i malumori e le note dolenti, l'indifferenza e la rasegnazione, fotografo il niente che mi circonda, la solitudine della esistenza, uso parole grosse, comiche, grottesche, inutili, così come l'arte, il territorio più inutile che ci sia e solo l'inutilità ci avvicina al significato vero del nostro esserci o non esserci, io traballo, non so, continuo a non sapere, voglio viaggiare nella confusione, nella ignoranza, nel rifiuto, sempre più a bordo campo, parole che volano nell'aria celeste, in quel nero Malevic/o che mi attrae, che inghiotte i dissapori del quotidiano, le frizioni, gli antagonismi, le smanie, gli spintoni

lunedì 21 luglio 2008

..."L'individuo si serve, da sempre, del simbolo e in particolare dell’ arte per organizzare il proprio mondo conferendo di senso l’intera sua esistenza, costantemente accompagnato dalla necessità di consegnare tracce di se stesso, alle menti e alle memorie degli individui che gli sopravvivranno"...

Viviana Visconti

"LASCIARE UN SEGNO" - 1° Laboratorio/Lampo di Incisione in 15 minuti

http://www.gianniatzeni.blogspot.com

Italo Medda


Pia Valentinis

Sandro Sulis


Dionigi losengo


domenica 29 giugno 2008

Pia Valentinis - Incisione a punta secca

Italo Medda


Gianni Atzeni

Caterina Lai

Annamaria Pillosu


Beppe Vargiu - Incisione a punta secca


Attilio Della Maria


Simone Dulcis

Maria Spissu Nilson

Giorgia Atzeni

Adelaide Lussu


Marta Fontana

Ottavio Pinna

Maria Caboni

Paolo Ollano

Antonino Soddu Pirellas


Eva Rasano


Giannetto Casula

Paola Porcedda

Marilena Pitturru


Cino Angioni

Sergio Meloni




Paolo Atzeni

Marco Lampis

Enrico Troja

Massimiliano Atzeni

Sara Orrù

Nurja Montoja

Maria Luisa Delzotto